Progetto dettagliato

PROGETTO CASA DI ACCOGLIENZA PER MALATI ONCOLOGICI CON PROBLEMI SOCIALI

Analisi del bisogno:

All’interno di un panorama in evoluzione e in sostanziale allineamento con gli indicatori toscani, come emerge dalle indicazioni sullo stato di salute della popolazione livornese, e nonostante l’ottavo posto nella classifica del Sole 24 ore per quanto riguarda servizi, ambiente e salute, in Provincia si riscontrano molteplici situazioni di fragilità ed esclusione sociale difficilmente rilevabili attraverso indagini statistiche, non solo a livello quantitativo, ma soprattutto nelle loro caratteristiche qualitative.

L’Associazione ha voluto fissare la propria attenzione su malati oncologici che aggiungono al loro dramma di essere malati il fatto di portarsi dietro dei rilevanti problemi sociali.

Salute e fattori socioeconomici costituiscono un binomio sempre più stretto quanto meno in tutti i paesi sviluppati. Un rapporto bilaterale, quello tra stato di salute e condizione socioeconomica, attraverso il quale entrambi si retroalimentano: la condizione socio-economica costituisce un importante determinante dello stato di salute e lo stato di salute rappresenta un importante fattore, nonché condizionante, dello sviluppo socio-economico di un territorio.

I tumori (insieme alle malattie del sistema circolatorio) sono le principali cause di morte sia per uomini che per donne in provincia di Livorno. Le prime con un peso a livello provinciale superiore rispetto alla media toscana. I tumori hanno un’incidenza leggermente più alta nei decessi degli uomini.

Ma legato alle malattie tumorali c’è anche da certificare la dimensione di massa della patologia, legata all’invecchiamento della popolazione oltre che alla crescente capacità della medicina di far sopravvivere e spesso guarire i malati di tumore.

Aumentano quindi le persone che, malgrado l’esperienza della malattia, vivono più a lungo e in molti casi beneficiano di una qualità della vita sostanzialmente buona.

Certo, sono patologie che, anche nei casi in cui sono sconfitte, richiedono controlli serrati della propria salute anche dopo molti anni, tanto da condizionare in modo permanente la vita delle persone.

A fronte della diffusione della patologia e, soprattutto della sua cronicizzazione, l’offerta sanitaria è mediamente di buon livello per gli aspetti più specificamente terapeutico sanitari di risposta alla fase acuta della patologia, mentre appare carente sotto il profilo dell’assistenza domiciliare, della riabilitazione e per quanto riguarda il sostegno psicologico a pazienti e familiari.

La possibilità di avere una qualità sostanzialmente buona della vita, per persone malate di tumore, derivante dai progressi della medicina,  viene meno se sono presenti:

– situazioni economiche familiari particolarmente critiche (legate magari anche alla precarietà lavorativa) ,

– debolezza e disgregazione dei circuiti relazionali di tipo familiare, con grosse fratture nelle reti di solidarietà primaria, sommate ad una inconsistenza o inadeguatezza delle reti sociali secondarie (amicali, professionali), dovuta al range limitato di contatti sociali e alla loro scarsa qualità.

La malattia unita alla fragilità relazionale, assieme alla precarietà economica e alla perdita progressiva delle capacità operative, costituisce il riferimento nel quale leggere lo svilupparsi di una cronicizzazione del disagio, derivante dal un continuum di eventi che trascina inevitabilmente il soggetto in difficoltà.

L’allungamento della speranza di vita per molti malati di tumore, dipende quindi, dal sostegno che possono ricevere nel fronteggiare la pluralità di aspetti socio-relazionali che la malattia e il percorso di cura scatena, gli effetti collaterali delle cure stesse, nel caso in cui siano incapaci di affrontarli e che i loro familiari, a loro volta colpiti dagli esiti relazionali della patologia, non possono aiutarli.

Ecco perché un sostegno residenziale a questa tipologia di persone risulta essere una risorsa importante, soprattutto laddove diventa risposta ad una esigenza esplicita, pressante, di aiuto da parte degli ammalati e, spesso, dei loro familiari.

Obiettivi generali: Il progetto in oggetto si inserisce proprio in questo contesto, con l’obiettivo principale di dare una piccola risposta ad una domanda in continua crescita.

La Casa ottempera ai requisiti dell’articolo 21 comma 1 lettera C della  legge Regionale n. 41 del 2005, per l’accoglienza di persone che necessitano di una collocazione abitativa protetta. La struttura è in possesso dei requisiti strutturali ed organizzativi previsti nell’allegato A del Regolamento di attuazione dell’articolo 62 della su indicata legge regionale. Il PIRS della Regione Toscana 2007-2010, prevede tipologie di strutture a carattere sperimentale, che sono in grado di offrire continuità assistenziale, risposte flessibili, accompagnamento e sostegno a persone in situazione di disagio, che necessitano di interventi socio-sanitari.

Obiettivi specifici: gli obiettivi specifici del progetto sono:

–         offrire accoglienza a persone con malattia tumorale e senza un supporto parentale;

–         offrire assistenza socio-sanitaria, morale e spirituale a persone malate;

–         offrire il servizio a persone indigenti;

–         offrire questo servizio gratuitamente.

Beneficiari diretti e indiretti: i beneficiari diretti del progetto sono malati di tumore, dimessi dall’ospedale, con limitata autonomia personale, senza – temporaneamente o permanentemente – il necessario supporto familiare.

Indirettamente, ne beneficierà la comunità del Comune di Livorno.

Risultati attesi:

Accogliere 6 (massimo 8 persone), entro la fine del 2010, indigenti, autosufficienti, senza supporti familiari, fragili psicologicamente al fine di fornirgli  assistenza morale, organizzargli momenti di svago all’interno e all’esterno della struttura, accompagnarli nella fase più delicata ed importante della loro vita (in qualità di malati tumorali), nel rispetto pieno della dignità e della libertà della persona.

Azioni previste e strumenti che si intende impiegare:

–         segnalazione dai reparti ospedalieri alla Responsabile Servizio Sociale,

–         visita assistente sociale e infermiera territoriale,

–         segnalazione dai reparti al medico di medicina generale del paziente che deve concordare sulla  presenza del disagio sociale e sulla accoglienza nella Casa partecipando alla stesura del piano assistenziale personalizzato,

–         segnalazione al referente dell’Associazione per presa in carico del paziente nella Casa.

Criteri e strumenti di monitoraggio: 

–         annotazione numero pazienti che usufruirà del servizio;

–         riunione iniziale per la definizione degli obiettivi e modalità di attuazione;

–         analisi trimestrale dell’attività complessiva e verifica dei risultati ottenuti;

–         riunioni periodiche fra il coordinatore del progetto, lo staff e i volontari dell’Associazione;

–         riunioni periodiche fra i volontari e gli ospiti al fine di individuare eventuali criticità e migliorare la qualità del servizio.

Budget

PIANO FINANZIARIO

Progetto dettagliato

PROGETTO CASA DI ACCOGLIENZA PER MALATI ONCOLOGICI CON PROBLEMI SOCIALI

Analisi del bisogno:

All’interno di un panorama in evoluzione e in sostanziale allineamento con gli indicatori toscani, come emerge dalle indicazioni sullo stato di salute della popolazione livornese, e nonostante l’ottavo posto nella classifica del Sole 24 ore per quanto riguarda servizi, ambiente e salute, in Provincia si riscontrano molteplici situazioni di fragilità ed esclusione sociale difficilmente rilevabili attraverso indagini statistiche, non solo a livello quantitativo, ma soprattutto nelle loro caratteristiche qualitative.

L’Associazione ha voluto fissare la propria attenzione su malati oncologici che aggiungono al loro dramma di essere malati il fatto di portarsi dietro dei rilevanti problemi sociali.

Salute e fattori socioeconomici costituiscono un binomio sempre più stretto quanto meno in tutti i paesi sviluppati. Un rapporto bilaterale, quello tra stato di salute e condizione socioeconomica, attraverso il quale entrambi si retroalimentano: la condizione socio-economica costituisce un importante determinante dello stato di salute e lo stato di salute rappresenta un importante fattore, nonché condizionante, dello sviluppo socio-economico di un territorio.

I tumori (insieme alle malattie del sistema circolatorio) sono le principali cause di morte sia per uomini che per donne in provincia di Livorno. Le prime con un peso a livello provinciale superiore rispetto alla media toscana. I tumori hanno un’incidenza leggermente più alta nei decessi degli uomini.

Ma legato alle malattie tumorali c’è anche da certificare la dimensione di massa della patologia, legata all’invecchiamento della popolazione oltre che alla crescente capacità della medicina di far sopravvivere e spesso guarire i malati di tumore.

Aumentano quindi le persone che, malgrado l’esperienza della malattia, vivono più a lungo e in molti casi beneficiano di una qualità della vita sostanzialmente buona.

Certo, sono patologie che, anche nei casi in cui sono sconfitte, richiedono controlli serrati della propria salute anche dopo molti anni, tanto da condizionare in modo permanente la vita delle persone.

A fronte della diffusione della patologia e, soprattutto della sua cronicizzazione, l’offerta sanitaria è mediamente di buon livello per gli aspetti più specificamente terapeutico sanitari di risposta alla fase acuta della patologia, mentre appare carente sotto il profilo dell’assistenza domiciliare, della riabilitazione e per quanto riguarda il sostegno psicologico a pazienti e familiari.

La possibilità di avere una qualità sostanzialmente buona della vita, per persone malate di tumore, derivante dai progressi della medicina,  viene meno se sono presenti:

– situazioni economiche familiari particolarmente critiche (legate magari anche alla precarietà lavorativa) ,

– debolezza e disgregazione dei circuiti relazionali di tipo familiare, con grosse fratture nelle reti di solidarietà primaria, sommate ad una inconsistenza o inadeguatezza delle reti sociali secondarie (amicali, professionali), dovuta al range limitato di contatti sociali e alla loro scarsa qualità.

La malattia unita alla fragilità relazionale, assieme alla precarietà economica e alla perdita progressiva delle capacità operative, costituisce il riferimento nel quale leggere lo svilupparsi di una cronicizzazione del disagio, derivante dal un continuum di eventi che trascina inevitabilmente il soggetto in difficoltà.

L’allungamento della speranza di vita per molti malati di tumore, dipende quindi, dal sostegno che possono ricevere nel fronteggiare la pluralità di aspetti socio-relazionali che la malattia e il percorso di cura scatena, gli effetti collaterali delle cure stesse, nel caso in cui siano incapaci di affrontarli e che i loro familiari, a loro volta colpiti dagli esiti relazionali della patologia, non possono aiutarli.

Ecco perché un sostegno residenziale a questa tipologia di persone risulta essere una risorsa importante, soprattutto laddove diventa risposta ad una esigenza esplicita, pressante, di aiuto da parte degli ammalati e, spesso, dei loro familiari.

Obiettivi generali: Il progetto in oggetto si inserisce proprio in questo contesto, con l’obiettivo principale di dare una piccola risposta ad una domanda in continua crescita.

La Casa ottempera ai requisiti dell’articolo 21 comma 1 lettera C della  legge Regionale n. 41 del 2005, per l’accoglienza di persone che necessitano di una collocazione abitativa protetta. La struttura è in possesso dei requisiti strutturali ed organizzativi previsti nell’allegato A del Regolamento di attuazione dell’articolo 62 della su indicata legge regionale. Il PIRS della Regione Toscana 2007-2010, prevede tipologie di strutture a carattere sperimentale, che sono in grado di offrire continuità assistenziale, risposte flessibili, accompagnamento e sostegno a persone in situazione di disagio, che necessitano di interventi socio-sanitari.

Obiettivi specifici: gli obiettivi specifici del progetto sono:

–         offrire accoglienza a persone con malattia tumorale e senza un supporto parentale;

–         offrire assistenza socio-sanitaria, morale e spirituale a persone malate;

–         offrire il servizio a persone indigenti;

–         offrire questo servizio gratuitamente.

Beneficiari diretti e indiretti: i beneficiari diretti del progetto sono malati di tumore, dimessi dall’ospedale, con limitata autonomia personale, senza – temporaneamente o permanentemente – il necessario supporto familiare.

Indirettamente, ne beneficierà la comunità del Comune di Livorno.

Risultati attesi:

Accogliere 6 (massimo 8 persone), entro la fine del 2010, indigenti, autosufficienti, senza supporti familiari, fragili psicologicamente al fine di fornirgli  assistenza morale, organizzargli momenti di svago all’interno e all’esterno della struttura, accompagnarli nella fase più delicata ed importante della loro vita (in qualità di malati tumorali), nel rispetto pieno della dignità e della libertà della persona.

Azioni previste e strumenti che si intende impiegare:

–         segnalazione dai reparti ospedalieri alla Responsabile Servizio Sociale,

–         visita assistente sociale e infermiera territoriale,

–         segnalazione dai reparti al medico di medicina generale del paziente che deve concordare sulla  presenza del disagio sociale e sulla accoglienza nella Casa partecipando alla stesura del piano assistenziale personalizzato,

–         segnalazione al referente dell’Associazione per presa in carico del paziente nella Casa.

Criteri e strumenti di monitoraggio: 

–         annotazione numero pazienti che usufruirà del servizio;

–         riunione iniziale per la definizione degli obiettivi e modalità di attuazione;

–         analisi trimestrale dell’attività complessiva e verifica dei risultati ottenuti;

–         riunioni periodiche fra il coordinatore del progetto, lo staff e i volontari dell’Associazione;

–         riunioni periodiche fra i volontari e gli ospiti al fine di individuare eventuali criticità e migliorare la qualità del servizio.

Budget

PIANO FINANZIARIO